volantino

 

L’arte di Luca Grippa percorre ormai da tempo un preciso itinerario espressivo, caratterizzato dalla
centralità pittorica del colore, supportata da un segno evidente e importante.
E quindi, in alcuni dei dipinti dell’artista, sono semplicemente i nomi delle diverse cromie che
riassumono i contenuti del discorso visivo: azzurro, rosso, oro, arancio, blu, verde riempiono
completamente lo spazio della rappresentazione, in una composizione che appare guidata e
indirizzata dal segno, che può assumere andamenti e quindi significati ogni volta originali.
Troviamo così colori stesi con ampi tratti che lasciano intravvedere l’uso della spatola, tinte che
appaiono colate direttamente sulla tela o sulla carta, raschiature che quasi feriscono la superficie
dipinta. L’effetto finale è quello dello svelamento di una forte urgenza espressiva, che però riesce
a trovare un equilibrio tra la spontaneità delle più profonde emozioni e le necessità di un efficace
risultato pittorico, senza rinunciare mai all’aura di freschezza e di immediatezza che traspare da
ogni opera.
Ma i quadri di Luca non sono solo il racconto di un vissuto e a tratti sofferto procedimento creativo
attuato attraverso tecniche che negli anni l’artista ha saputo costantemente affinare: un preciso
messaggio poetico sottende infatti tutti i dipinti, come rivelano altri titoli, nei quali sono evocati terre, luci, lampi, acque, profondità marine, fiori, alberi, animali.
La ricerca sul colore e sul segno non genera quindi immagini di carattere puramente astratto, ma, in un itinerario che veramente scorre tra la terra e il cielo, trova linfa e ispirazione nella realtà del mondo esaminata nella poliedrica e mutevole essenza della natura.
Natura che però appare immersa in una trasfigurazione profonda e totale: gli spazi sono fluidi e avvolgenti, le luci e le ombre si alternano in una dinamica mai però eccessivamente drammatica, i punti di vista trascinano lo spettatore nel cosmo dell’opera entro cui si perde un puntuale orientamento, e tutto in atmosfere che possono essere serene e vitali ma anche venate di paura e irrequietezza.
È la memoria di situazioni trascorse che allora emerge dalla narrazione visiva, come ispirazione che ha generato la creazione artistica ma anche come affioramento di un ricordo nella mente di chi osserva.
La pittura di Grippa si inserisce in precisi percorsi della nostra arte più recente, scendendo con le sue radici verso inevitabili riferimenti suggeriti da alcuni grandi maestri del novecento. E’ infatti con la seconda metà del XX secolo, e soprattutto sfruttando i vocaboli del linguaggio informale, che la natura comincia a essere più attentamente osservata con uno sguardo che la trasforma in
paesaggio dell’anima. E ciò avviene con risultati straordinari per una serie di pittori che lavorano in Lombardia e nel territorio padano, che diviene luogo deputato delle loro felici e insieme complesse invenzioni visive: a questo proposito basti citare un nome su tutti, quello di Ennio Morlotti, che, con i suoi campi di granoturco, i fiori, i paesaggi rupestri, i cieli intensi, ha reso visibile e quasi tangibile la smagliante bellezza e l’inquietante incertezza della realtà della natura.
La valenza espressiva di queste esperienze artistiche ha saputo travalicare la dimensione storica, divenendo strumento comunicativo irrinunciabile per molti artisti il cui percorso è arrivato fino ai nostri giorni: anche la pittura di Luca si inserisce in questo filone, impiegando, in una dimensione contemporanea e personale, gli stilemi di un’arte nata in trascorse temperie storiche.
Ma parlare oggi di natura vuol dire alludere a problemi di attualità assoluta, perché la considerazione delle insidie che oggi la minacciano in tutte le sue dimensioni terrestri e marine si insinua inevitabile e perentoria nella mente di tutti: e così, anche osservando i colori di Luca
Grippa, vediamo l’incantato splendore del cosmo naturale, ma anche, nella violenza di certi tratti e di certi segni, i pericoli a cui il nostro mondo è sottoposto.

IMG-20231210-WA0008    Francesca Pensa